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Piante officinali

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Ajuga chamaepitys (L.) Schreb.

ajiuga

Ajuga trifida

Camepizio, Querciola, Bugola gialla, Canapicchio
Nomi locali : Erba artetica (Lig.) Erba gatta, Gavurna (Piem.) P’lasina (Lomb.) Ivartetica (Ven.) Erba mora,. Erba biga (Em.), Erba Iva , Iva moscata (Tosc.), Piccolo pino (Camp.), Campezio (Pug.)


Descrizione:
E’ una pianta erbacea , normalmente annuale, pelosa-irta di ca. 20 cm. ,prostrata alla base e fittamente fogliosa.
Le foglie inferiori sono semplici lineari, quelle superiori sono talvolta divise in tre lacinie. I segmenti sono sottili e terminano all’apice con una punta acuta.
I fiori di color giallo-vivo, inseriti nelle dense cime, di ca. 1 cm. di lunghezza, hanno un calice saldato molto peloso di forma tubolare,che alla sommità porta 5 denti acuti (calice attinomorfo). La corolla è di colore giallo con labbro superiore sostituito da due piccoli dentelli, mentre quello inferiore è diviso in tre lobi, con punti e striature rossiccie , ben evidenti, di cui il centrale più grande degli altri.
I frutti sono composti da 4 nucole (tetrachenio) , di forma ovali -oblunghi .

Antesi: Aprile-Maggio

Distribuzione in Italia: Diffusa ovunque nella penisola, anche nelle isole.

Habitat: Cresce negli incolti caldi ed asciutti e sulle pendici sassose da 0-1500 m.
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Etimologia: Ajuga deriva da latino “abigere”, espellere, perchè si credeva che aiutasse il parto secondo le vecchie interpretazioni o per le sue virtù emmenagoghe, conosciute fin dai tempi remoti.
Il secondo nome “chamaepitys” ha origine dal greco “piccolo pino” per la forma delle foglie.

Proprietà:La tradizione popolare attribuisce al Camepizio proprietà diuretiche, depurative, antigottose, antireumatiche ed epatoprotettive. . E’ stimato soprattutto come antiartritico,atto a favorire l’eliminazione delle scorie azotate che si formano nell’organismo, tra cui gli acidi urici. Alcuni moderni autori asseriscono che ha anche proprietà emmenagoghe, cioè atte a favorire la fase mestruale.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a mero scopo informativo e devono sempre essere prescritte e seguite dal medico.

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Lamiaceae (Labiatae)

Ajuga reptans L.


( = Ajuga barrelieri Ten, Ajuga breviproles Borbás, Ajuga nantii Boreau, Ajuga stolonifera Jeanb. & Timb.-Lagr.)

Iva comune, Erba di S.Lorenzo , Bugula o Bugola, Aiuga, consolida, Morandola.

Descrizione
:Pianta erbacea perenne con radici fascicolate che in primavera emette dalla base del fusto numerosi stoloni fogliati, striscianti e radicanti ai nodi che diffondendosi formano folti tappeti di un bel verde metallico, cupo.
Stelo fioriale eretto, alto 10-20 cm, quadrangolare, semplice, spesso glabro alla base, ma peloso sulle due facce opposte in alto, a volte sfumato di porpora o di violetto.
Foglie basali in rosetta, ovali-spatolate, intere o crenate, lucide si restringono in un lungo picciolo (lungo quanto la lamina)0, quelle del fusto sono più piccole e subsessili che in alto si riducono in brattee che a volte si colorano di viola.
I fiori sono raggruppati in verticillastri di 6 -8 elementi all’ascella delle foglie superiori, accompagnati da brattee ovali, talvolta violacee, hanno un calice lungo 4-6 cm, peloso, con tubo lungo più o meno quanto i denti. Corolla frastagliata blu-violetto, a volte anche rosa o biancastra, con tubo pubescente, senza il labbro superiore e quello inferiore trilobo col lobo mediano più grande, obcordato. Stami azzurri che e3mergono completamente dalla fauce.
Il frutto è un tetrachenio, con superficie rugosa.

Antesi: da Aprile a Giugno, ma in Sicilia da Gennaio a Marzo

Distribuzione in Italia:
comune in Italia Settentrionale e Centrale è rara in Italia Meridionale e Sicilia, assente in Sardegna.

Habitat:
Pianta che preferisce i luoghi freschi e ombreggiati, ma resiste bene anche al sole, cresce nei prati e nelle radure, su pendii erbosi e scarpate, dove cresce fino a 1.500 m. di altitudine.

Note di sistematica:
Individui senza stoloni potrebbero far pensare a Ajuga genevensis L. che è priva di stoloni, dalla quale però di riconosce per la pubescenza sulle facce opposte ad internodi alterni del caule anzichè sulla 4 facce come la A. genevensis.


Etimologia:
Ajuga deriva dal latino [i]iùgum "giogo" preceduto dalla a privativa, per l’apparente assenza del giogo o labbro superiore della corolla. Reptans perché stolonifera.[/I]

Proprietà ed usi:
Ha proprietà astringenti, vulnerarie e antiinfiammatorie, veniva usata per attenuare infiammazioni della cavità orale, ridurre i disturbi emorroidali, frenare emorragie, mitigare infiammazioni intestinali e diarree.
Per uso cosmetico è ritenuta utile per pelli delicate e predisposte alla cuperose,
In cucina i getti giovani possono venire consumati come insalata.